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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano

14 mag 2020

Si riparte…

Si riparte…

Infezioni e decessi, dimostrano che ha il sistema di prevenzione e controllo è debole contro il virus e che forse bisognerebbe prima di tutto riflettere sulle carenze e mettere la scienza al di sopra della politica. 


Il turismo, 
è l’immagine del bel paese, le potenzialità di questo settore sono immaginabili.

OK dimentichiamo pure gli investimenti fatti, basta comparali in una analisi globale nell’attuale, per vedere e comprendere.

Il turismo è una equazione complesssa, un calcolo che dovrebbe essere completo, considerando fattori collegati come la sanità, l’invecchiamento della popolazione Europea e non solo, l’inquinamento, la natura, la cultura dell’accoglienza, ecc. 
Analizzare l’ecosistema turistico di estrazione industriale domandandoci se è riproponibile come alcuni sperano.
Valutare i centri di aggregazione turistica giovanile nel mondo, ecc. 
Sperando che questa fetta di torta abbia la capacità attrattiva e performante necessaria e consapevole per valorizzare l’immagine che ha riflessi anche per gli altri settori produttivi.

Un ristorante a Tokio che ha riaperto
La ristorazione 
è indubbiamente una espressione di questo comparto, 

Considerando la diffusione di COVID-19, alcuni prevedono che il PIL reale continuerà a diminuire per tre trimestri, seguito da una graduale ripresa. 
Quello che si dovrebbe considerare è che non possiamo permetterci di pensare come se nulla fosse successo e riprendere come prima, altrimenti l’economia potrebbe cadere in una recessione ancora più profonda nel 2020.


Molti sperano che passato questo momento, anche se richiede tempo, potranno tornare al loro picco pre-virus, senza modifiche sostanziali.


In tutto il mondo vengono già presentati e applicati a ristorati e luoghi pubblici innovativi sviluppi diversificati. Che cosa c’è all’orizzonte della economia globale è una domanda che pare non si voglia affrontare non esaminando i principali temi di mercato, che dovrebbero essere considerati anche solo nella riapertura di una pizzeria.
La ristorazione, non immaginando mai che una crisi sanitaria che l' avrebbe spinta a iniziare le consegne, è in ritardo.
 Anzi alcuni ristoratori  pensano che non ne avranno bisogno, e sperano di risolvere richiedendo sussidi mentre  non si rivolgogono a strutture di micro cross-asset integrate e, non accedono alla gamma di servizi di consulenza, sottoscrizione, soluzioni di rischio e servizi, che offrono risultati di settore, capaci di offrire un valore unico. 
Così anche rinomati chef hanno deciso di sfruttare al meglio le cose mentre il ristorante attende di riaprire e nell’attesa sono diventati uomini solo culinari - sous chef, cuochi e fattorini nella speranza di. accogliere una clientela più locale e, che la gente dovrà abituarsi.

Come si presenta il nostro futuro post-pandemico:
I robot già si dirigono dal loro centro di spedizione ai ristoranti e ai punti di ritiro dei negozi, quindi alle case dei clienti con raggi di azione superiori a 500 Km di distanza. Dal monitor desktop widescreen, si vede ciò che un robot vede e lo si guida attraverso gli ostacoli, usando la tastiera. (configurazione e il software sono realizzati da Phantom Auto, una startup di Mountain View, California, che fornisce la tecnologia di guida remota per qualsiasi cosa con ruote e una connessione internet wireless, da auto, camion e carrelli elevatori a camion da cantiere e robot di consegna e vi sono in concorrenza altri prodotti in cina).
I 500 Km possono essere un limite superabile basta consegnare in aeroporto con i robot la cena/pranzo e trasferire la consegna ad uno dei suoi colleghi della flotta che opera localmente nella zona di consegna.
Certo questo vale per i grandi Cheff ,per una pizza forse conviene solo localmente.

In Europa alcuni hanno previsto per i clienti cellule abitabili in poliestere e vetro, produzioni che ci vedono in ritardo tecnologico nell’associare le proprietà degli elementi  alle nuove tecnologie, realizzando prodotti unici, in grado di superare i livelli di immaginazione, Un lavoro per il quale non dovrebbero mancarci  le competenze per intraprendere professionalmente progetti di interior design sia residenziali che commerciali. 
Eppure, anche in questo siamo già in ritardo è che dovremmo consideralo le cause se dovute a una incapacità del settore o causa di una errata comunicazione mediatica nazionale. Il rischio è che si faccia lo stesso romanzo delle mascherine. 

La propensione nazionale verso la TV penalizza i settori produttivi, La mancanza di radar sui principali eventi globali inceppa una panoramica delle prospettive regione per regione.





Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle  del “il Caffe sapere aude”: