. . . . . . . .
. . .
Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano

25 dic 2018

Buon Natale !

Buon Natale!


E' senz'altro il momento per i media leadership a sostanza religiosa di consolidare l'imprinting del, che è tutto è bello, tutto va bene, evviva Gesù bambino. Riceviamo tanti regali e siamo felici. 
Quale tenerezza quel bimbo, anche i più sfigati si commuovono,  il fatto è che non ci domandiamo quali libri di studio verranno assegnati per la sua crescita, ne tanto meno il core business collegato. Un giro di consumo sfrenato che travasa soldi dimentico dei segnali di un immette crisi mondiale.

Per attirare più lettori nella logica del profitto frenato, il giornalismo non bada a nulla. Ma quando si parla di Natale in Cina, i media occidentali apparentemente si spingono troppo oltre.

https://www.holyart.it/it/natale/statue-per-presepi/bambinello-180-cm-e-culla-resina-fontanini
In Cina, a Langfang Provincia: Hebei, popolazione dell'area metropolitana viene vietato festeggiare il Natale. Il divieto di stand natalizi lungo le strade, e i prodotti in questione. Certo, il divieto sembra rigido, ma la vendita in centri commerciali al coperto e supermercati non è limitata. e se si vuole acquistare una statua del buon Gesù anche su Ali BaBa se ne trova l'occasione. e non solo. 

Ci sono economie povere di alcune Nazioni, come esempio la Moldavia ma non solo, che vivono al limite economico, che in questi giorni hanno visto 
attraversare il confine migliaia di persone per comprare dolci, champagne e persino diesel, perché, dicono, i prezzi sono la metà di quelli della Romania. 
Una strategia penalizzante per la Moldavia oltre l'apparente beneficio momentaneo. Un fatto che se analizzato nel suo insieme strategico coinvolge questioni geopolitiche e economiche irrisolte,  ma che alla fine pesano su un popolo nella logica della "carota e del bastone". 


L'avviso, tuttavia, è stato sensazionalizzato in una "guerra al Natale" su Newsweek e altri giornali,sul New York Times, ecc.  indicandolo come "maggiore ostilità verso la cultura occidentale".
In Italia c'è la versione dell'Avvenire quotidiano Cattolico "la città cinese che vieta i festeggiamenti di Natale" in sapore di guerra non certo della proposta pace!:
Quello della Stampa di Torino , quello di Tempi  "I comunisti proibiscono il Natale" ,
quello di Asia News. it  e di un alto numero di blog correlati da motivazioni, le più disparate esilaranti.

Quello che sta realmente accadendo in città e la normale gestione dell'uso di parchi e altri spazi aperti per diffondere la religione,  in linea con la Cina e con i regolamenti religiosi di molti altri paesi, anche a Milano. Se le pratiche religiose dovrebbero essere permesse in uno spazio pubblico è una questione aperta al dibattito in molti paesi. 
La Cina sta valutando come regolamentare l'eccessiva commercializzazione delle religioni.  Alla fine del 2017, le autorità centrali cinesi hanno emanato linee guida sulla riduzione dei problemi nella commercializzazione di molte religioni, il core business offre alla facile empatia,  quel "cavallo di troia" necessario alla motivazione all'acquisto impulsivo.  Una cosa dovrebbe essere la religione un altra la speculazione emozionale collegata all'acquisto. 

Come vietare alle imprese o agli investitori di investire, affittare o gestire luoghi religiosi per guadagnare profitti. 
L'ultima regola sul Natale rappresenta semplicemente un altro tentativo in tal senso.In effetti anche per un buon fedele pensare che la propria religione sia un mezzo di guadagno facile non pensiamo sia gratificante.

Comunque i tempi sono cambiati sino a pochi anni fa non avremmo letto solo insinuazioni del  tipo "I comunisti proibiscono il Natale", ma facilmente avremmo letto "I comunisti mangiano bambini per natale".

Invitare alla moderazione? impossibile tra integralismi religiosi e interessi economico religiosi che si intersecano con silenziose strategie al limite del razziale.

Buona Natale!