Il gusto della bellezza. "Come sei bella…".
Sulla base individuale che per consenso comunitario che se pur nel locale ampliato a regioni d’influenza, guardiamo la bellezza in ragione della globalizzazione nell’’allineamento di una espressione visiva antropica superficialmente costruttiva.
L’aspetto
antropologico culturalmente accessibile lo possiamo analizzare tra le sue espressioni
in una analisi delle 119 pagine di Wiki e l’espressione esposta in vari
dizionari e libri d’influenza.
La bellezza nel suo aspetto scientifico è stata valutata
secondo modelli, per la piacevolezza secondo modelli.
Esiste un criterio universale del bello? In ciò che la nostra
cognizione ci porta, è che esiste una bellezza libera, una bellezza meramente dipendente,
e una bellezza consapevole. Come dire possibile classificare che è più bello il
colore bianco o quello nero? O altrimenti mescolando il mero e il bianco otteniamo
il grigio è questa la soluzione di equilibrio? In ogni giudizio di gusto c’è una
pretesa di universalità, sia su base individuale che per consenso comunitario.
Lo stato valutato per la bellezza come cognizione scientifica è materia di studio, nel comune è spesso basata su una combinazione di bellezza interiore, che include fattori psicologici come personalità, intelligenza, grazia, gentilezza , carisma , integrità , congruenza e l'eleganza e la bellezza esteriore (cioè l' attrattiva fisica ) che include attributi fisici che sono valutati su base estetica.
L’aspetto antropologico in considerazione della evoluzione, sta sempre più passando da un fattore di bellezza legato alla forma fisica, elemento necessario nel passato per una sopravvivenza dualistica di contrasto espressa sia nel soggettivo che nell’oggettivo, considerando nell’oggettivo il senso più ampio dei conflitti, ad una posizione di competizione consapevole conseguentemente cosciente del fatto che... in confronti dualistici bello- brutto, bianco-nero, portano tutti al Game Over, fine dei giochi.
Terra a terra se si avviasse una guerra globale come disse Einstein, la prossima
la faremo con clave e sassi e bastoni. L’incognita è quanti poteri preferiscono
l’involuzione, il dominio della ignoranza piuttosto che affrontare un futuro di
evoluzione culturale, dove potrebbero beneficiare tutti, ma rischiare di perdere l'attuale proprio potere.
Parliamo chiaramente di evoluzione culturale non di
esasperazione o manipolazione culturale.
Quanto alla conoscenza la consapevolezza della natura ci può
distinguere nell’ampiezza dell’incognito. Confucio identificava la bellezza con
la bontà e considerava una personalità virtuosa come la più grande delle
bellezze. Il mondo è pieno di venditori di bontà e i risultati sono
analizzabili, neoaziendalismo nell’evidenza.
Ma torniamo, come si vuol dire “con i piedi per terra” e parliamo della campagna di marketing di uno dei più famosi marchi di moda francesi,Dior e ripresa dal GT che vi invitiamo a leggere.:
Guardiamo con dovuta superficialità la gravitazione di questa marca nella sua struttura web quasi un richiamo alla filosofia di Voltaire, il quale scrisse sulla bellezza in relazione al luogo di appartenenza geografica ambientale storica, che oggi possiamo analizzare attraverso la strategia nelle sue “vie d’internet protocol” e adattamenti all’immagine riferita.
Poiché in senso
lato si tratta non "solo" di donne o bellezza ma di multiculturalismo; nella
visione di marketing, uno degli sviluppi più drammatici è nella storia quella di
Barbie quando ha abbracciato il multiculturalismo ed è stata rilasciata in
un'ampia varietà di costumi nativi, colori di capelli e tonalità della pelle, occhi, ecc., per assomigliare più da vicino alle ragazze che la idolatravano. Tra questi
c'erano Cinco De Mayo Barbie, Barbie spagnola, Barbie peruviana, Barbie
messicana e Barbie portoricana. Ha anche avuto stretti amici ispanici, come
Teresa, ecc.
Questa è storia del marketing, che le parti
conosceranno molto meglio di noi, ma che riguarda la bellezza in senso molto
più ampio, anche riguardo l’imprinting sociale globale che si vuole dettare. Nella somma di analisi il valore azionario
oggi è CDI (EPA) 714,50 € -2,00 (-0,28%).
MM
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Le emissioni digitali di questa storia sono stimate almassimo tra 1,2 e 3,6 g di CO2 per visualizzazione di pagina. ( L' effetto serra causato dall'anidride carbonica per provocare il riscaldamento globale è una potente intuizione. Sulla base di esperimenti relativi all'aumento della temperatura, al contenuto di anidride carbonica e all'assorbimento di calore, più di 30 gruppi di ricerca degli otto principali paesi industriali hanno confermato questa tesi").