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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano

10 gen 2011

qualità della vita

Omicidio di un bambino in Piazza Maggiore a Bologna

La solita RAI strumentalizza l'omicidio perpetrato questo Natale a Bologna, incolpando i passanti, della morte un bambino di pochi giorni .
Morire di freddo nel 2011 e inconcepibile, come lo sono le giustificazioni di uno Stato che ha demandato la tutela della popolazione sofferente, per ragioni di interesse economico politico, ad associazioni quasi esclusivamente religiose.
Queste associazioni hanno come logica il " loro credo" imposto emarginando laici o persone insofferenti dalle logiche assistenziali strumentalizzanti ed emarginanti. Ben si sa come ragazze madri e persone bisognose si debbano prostrare al potere religioso quale unico salvagente sociale, ma questo viene ufficialmente negato e sconfessato, è censura della verità!
In questa assurda storia, il potere politico, tace e scarica sui cittadini (passanti indifferenti) ancora le sue responsabilità. (come non si pagassero le tasse), poi quella sera non è passata un auto della polizia o dei vigili o se sono passati, dobbiamo presumere, che ormai l'addestramento che ricevono è diretto solo alla intimidazione o soppressione dei cittadini.
In uno Stato civile si pagano le tasse e con queste si assistono anche i bisognosi. Questo è un pensiero Socialista, pertanto non applicato dalla destra la quale demanda ai religiosi e alle corporazioni ad essa collegate, l'assistenza; associazioni che della povertà altrui, fanno business il quale rende moltissimo.
Non è morto un bambino è morto l'amore con cui bisognerebbe Governare, con cui bisognerebbe amministrare, senza buonismo ma con comprensione e capacità.
Non è più sufficiente indicare con la vergogna un fatto così tragico, moralmente si deve accusare e condannare lo Stato di omicidio colpevole, e non importa che non vi sia una legge per la condanna dobbiamo portarla dentro di noi e non concedere appello.
Ophss... per chi non condivide, può anche strapparsi il cuore, se ancora ce là!

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