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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano

22 nov 2020

Il vuoto Italia -

Il vuoto Italia -

Mentre le curve percentuali fluttuano in un mare confuso, pare che solo la "speranza" guidi il nostro futuro.  


Un antico dilemma universale trasversale in tutte le culture del mondo è il fato. Se esso va accettato e seguito in modo amorfo, o se esso vada affrontato e guidato secondo la nostra capacità intellettuale.  Potremmo vedere questi passaggi nel “essere o non essere” Scespiriano o in altri riferimenti che possiamo trovare ampiamente, e vedere anche la terza soluzione di un << po’ fare e un po’ non fare >> secondo schema di potere e convenienza.

Nel “Bel Paese” il vuoto emerge aprendo la TV dominante, in un incoerente susseguissi di passerelle dell’ambizione piene di contenuti vuoti o con somma zero.

L’alimentazione è ormai al centro della scena Covid anche se non se parla o se ne parla di riflesso.

Analizzando l’evoluzione del Covid in Cina, la presa di posizione da noi è stata “quelli sono Comunisti qui c’è la democrazia non possiamo fare un controllo come loro è una questione di libertà democratica.”. Anche se non è ben chiaro questo prospetto filosofico è stato di successo politico ma di sconfitta sociale, ed i risultati sono trasparenti, o almeno vengono venduti come tali,  salvo intrighi statistici.

Viviamo in un’era dove le logiche sono cambiate poiché i tempi di trasmissione di reazione di spostamento sono cambiati con internet e non solo.  


Organizzazioni strutture poteri non hanno e non gradiscono questo discorso abituati al potere di trasferire con riflesso ritardato, ciò che avviene.  Di qui possiamo vedere i ritardi nella scuola, i ritardi nel commercio e nella industria, non per incapacità ma per opportunismo di parte.

Siamo come in un ambito dove esiste l’elettricità per illuminare le case ma lo si osteggia al fine di poter vendere candele e lampade a petrolio.

La questione alimentare Covid è ormai chiara, in  Cina molto attenta e sulla difensiva, visto la sua esperienza storica, emerge il problema contaminazione alimentare e sebbene la fonte dell'epidemia non sia stata determinata va controllato che non avvenga un ritorno.

Il fatto è che anche in Cina il Covid riappare, ma da dove?

Sotto analisi cìè la catena del freddo e non solo.
Fonte Cinese:

“Alle 8 del mattino di domenica, 852 campioni delle merci importate erano stati testati e tutti i risultati erano negativi, secondo il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della città di Dongguan.

Nei giorni scorsi Shanghai, Tianjin e Mongolia Interna hanno segnalato nove nuovi casi locali confermati di coronavirus.

Shanghai ha segnalato per la prima volta due casi locali confermati di COVID-19, una coppia sposata nella sua nuova area di Pudong venerdì, con il marito che lavorava in un terminal merci dell'aeroporto internazionale di Pudong. La città ha riferito sabato un altro nuovo caso COVID-19 confermato a trasmissione locale, con il paziente che è il collega del caso precedentemente confermato, che lavora al terminal merci dell'aeroporto internazionale di Shanghai Pudong.

Otto persone della comunità residenziale di Kanhaixuan nell'area del porto di Dongjiang a Tianjin sono risultate positive al COVID-19 tra il 10 e il 20 novembre, inclusi quattro nuovi casi confermati che sono stati segnalati venerdì mattina, ha detto il governo locale venerdì.

Le indagini epidemiologiche hanno mostrato che due degli otto residenti risultati positivi per primi sono caricatori locali che hanno avuto un contatto diretto con le importazioni della catena del freddo.

Sabato, la Mongolia interna della Cina settentrionale ha segnalato due casi di COVID-19 trasmessi localmente nella città di Manzhouli

Sabato, la provincia del Guangdong della Cina meridionale ha segnalato due nuovi casi di test di cibo importato positivi per il coronavirus. L'imballaggio di ali di pollo importate dall'Argentina (numero di lotto: BDAICA) e zampe di pollo congelate importate dalla Russia (numero di lotto: 2308) nella città di Dongguan è risultato positivo.

 

Quale potrebbe essere la soluzione, se la catena alimentare è contaminata?

Ieri il Caffe ha parlato della tracciabilità, ma se ciò non avviene vi è un'altra possibilità, quella di consumare cibo già cucinato e certificato privo di virus.  Una soluzione che sconvolgerebbe l’attuale sistema,  e categorie oggi sacrificate della ristorazione diverrebbero un asse portante.

Forse dovremmo sperare di meno e reagire di più ma è una questione politica di responsabilità sociale oltre ad essere una questione filosofica.

Essere o non essere questo è il dilemma.

p.s.:

No problem arriva il vacino. Ma quando arriverà un altro virus?  Aspettiamo di sentire quanto partorirà il G 20:

 

Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle  del “il Caffe sapere aude”: