ALER e ELEZIONI DEL SINDACO DI MILANO.
Con l’avvicinarsi
delle Elezioni per il nuovo Sindaco di Milano necessitano semplicità e intuizione per poter superare l'insieme dei pasticci
politici che ci distraggono dai nostri interessi di cittadini.
Le analisi devono essere improntate ad una esatta interpretazione manageriale/sociale e non soffocate da doppiezze politiche.
In questa fase, post-industriale tradizionale e già informatica-industriale, dobbiamo prendere in considerazione il problema Sindaco molto seriamente, è da troppo tempo che le illusorie panzane e speranze formulate ai cittadini in campagna elettorale rappresentano la strategia ma a tutti gli effetti sono solo la manza di correttezza che la politica attua verso la città.
Le analisi devono essere improntate ad una esatta interpretazione manageriale/sociale e non soffocate da doppiezze politiche.
In questa fase, post-industriale tradizionale e già informatica-industriale, dobbiamo prendere in considerazione il problema Sindaco molto seriamente, è da troppo tempo che le illusorie panzane e speranze formulate ai cittadini in campagna elettorale rappresentano la strategia ma a tutti gli effetti sono solo la manza di correttezza che la politica attua verso la città.
Per Quanto
Riguarda il dott. Sala, che ambisce al titolo di Primo Cittadino, è bene che lo stesso PD e girone EXPO se ne assumano la ragione della situazione e la smettano di manipolare la gente.
L’Expo è stato solo fonte certa di raccomandazioni e intrallazzi, non
ha ancora chiuso i conti amministrativi, conseguentemente se si vuole essere corretti non si può vendere come un successo economico anzi tutto suggerisce il contrario. Sotto l’aspetto organizzativo è un bicchiere ne mezzo vuoto ne mezzo
pieno e, questo viene dall'origine marketing del prodotto Expo, nella mancanza in quell'avvio alle nuove tecnologie, per la quale avrebbe dovuto essere di sprono per l'eccellenza tecnologica della Lombarda che ha in serbo e ha bisogno di far evolvere.
Un Expo che invece non avendo fatto apparire i comparti di punta li ha posizionati al traino di altri concorrenti internazionali. Questo ha chiaramente indicando l'incapacità di muoverci in anticipo, guidare lo sviluppo tecnologico. Un danno d’immagine per tutto il comparto produttivo d’avanguardia , un errore strategico che confina la nostra Città in coda, senza alcuna speranza di eccellere.
Un Expo che invece non avendo fatto apparire i comparti di punta li ha posizionati al traino di altri concorrenti internazionali. Questo ha chiaramente indicando l'incapacità di muoverci in anticipo, guidare lo sviluppo tecnologico. Un danno d’immagine per tutto il comparto produttivo d’avanguardia , un errore strategico che confina la nostra Città in coda, senza alcuna speranza di eccellere.
Per quanto ci
riguarda e, pur trovando simpatia per il Dott. Sala, lo riteniamo
impreparato o troppo compromesso, dopo la prova Expo, per poter gestire lo sviluppo di Milano salvo continuare nel successo solo di propaganda e non di fatto.
Troppa propaganda e pochi fatti concreti.
Sala non può venir assunto dalla Cittadinanza come Sindaco, per questi motivi e per altri quale tra l'altro la mancanza della presentazione di un Budget trasparente intuitivo pubblico.
Anche, la propaganda sulla possibile riapertura dei navigli (che ben vengano, ma già esistono studi nel merito) la riteniamo solo un illusione. Purtroppo si sa che è un progetto che non può proseguire per gli elevati costi di un rifacimento fognario della città, ma che nella tecnica comunicativa, già adottata in Expo, verrà venduta come successo in futuro, con la riapertura di qualche metro e non affrontando la globalità necessaria per portare effettivi benefici ambientali e economici, solo propaganda, speranza con ottimismo, mascherando le realtà sociali.
Troppa propaganda e pochi fatti concreti.
Sala non può venir assunto dalla Cittadinanza come Sindaco, per questi motivi e per altri quale tra l'altro la mancanza della presentazione di un Budget trasparente intuitivo pubblico.
Anche, la propaganda sulla possibile riapertura dei navigli (che ben vengano, ma già esistono studi nel merito) la riteniamo solo un illusione. Purtroppo si sa che è un progetto che non può proseguire per gli elevati costi di un rifacimento fognario della città, ma che nella tecnica comunicativa, già adottata in Expo, verrà venduta come successo in futuro, con la riapertura di qualche metro e non affrontando la globalità necessaria per portare effettivi benefici ambientali e economici, solo propaganda, speranza con ottimismo, mascherando le realtà sociali.
Un tema
rilevante per Milano è la questione immobiliare, questo perché è una delle leve
di Marketing necessaria alla città per rilanciala. Per far questo si deve renderla appetibile e attraente così da far confluire in se le teste necessarie allo sviluppo stesso della città. Metropoli, che
non può solo affrancarsi alla moda e alle mostre d’arte. e quanto ci è stato lasciato dai nostri padri, ma deve ritrovare
quello spirito imprenditoriale che ne aveva fatto una Città di valenza
internazionale e così poter costruire un futuro.
Due sono i
fattori principali, riguardo la questione immobiliare Milanese e riguardano la qualità
della vita:
1) La concorrenza con altre città Europee
2) Il cambiamento delle priorità dell' abitare in
Città al posto che in campagna (questo punto bisogna affrontarli poiché analisi intenzionali di sicura serietà e correttezza indicano questa tendenza facilitata dalle nuove tecnologie.)
Il punto 1), vede la concorrenza
con altre città europee che non può affrancarsi, come sta avvenendo, solo al tessile e indotto Moda, deve guardare verso le nuove tecnologie le quali sono anche elemento di sviluppo e traino per
gli stessi comparti già trainanti il Business Milanese, così da poterlo implementare.
Per ottenere
questo successo sono indispensabili alcune correzioni riguardanti il rapporto reddito (guadagno) e costo della vita. Continuare nella logica di impoverimento e
sfruttamento di chi lavora è produce, facendo salvi raccomandati è logica di CL e associati ed è uno schema sociale valido solo al
questi gruppi polittici che ne traggono vantaggi diretti e indiretti, ma escludono la competitività "intelligente" pertanto attenta alla qualità della vita, necessaria ad un rilancio internazionale.
Il costo alloggio è una delle leve più importanti,
a Milano il rapporto tra reddito e costo vita è penalizzante per la fascia media intelligente. Impossibile pensare che 1/3 del reddito vada a
dover coprire i costi degli alloggi. Necessita diminuire l'incidenza del costo casa altrimenti, devono essere aumentati i redditi legati alla
manodopera intelligente di sviluppo.
L'attuale situazione impone che si può avere solo bassa qualità di lavoro così penalizzando gli stessi Cittadini capaci legati al territorio, meglio allora andarsene da Milano per lavorare in città che offrono un miglio rapporta qualità vita e, per l'imprenditore spostare la propria azienda in territori meno costosi e confidenzialmente attraenti, in Europa o nel mondo, fenomeni che stanno già avvenendo.
L'attuale situazione impone che si può avere solo bassa qualità di lavoro così penalizzando gli stessi Cittadini capaci legati al territorio, meglio allora andarsene da Milano per lavorare in città che offrono un miglio rapporta qualità vita e, per l'imprenditore spostare la propria azienda in territori meno costosi e confidenzialmente attraenti, in Europa o nel mondo, fenomeni che stanno già avvenendo.
Diventa così necessaria una comparazione con le città trainati in crescita nel mondo, una analisi non di parte, ma solo nell'interesse dello sviluppo cittadino.
Troppe caste
e troppi interessi particolari, troppa richiesta di povertà al fine di ottenere potere e denaro da parte del Clero, troppa corruzione e nessuna effettiva trasparenza , compromettono la crescita della
Città.
Il secondo
punto 2) riguarda la qualità nel rapporto di convenienza abitativa per i servizi che Milano offre, la mancanza di
verde, del grave problema dell' inquinamento cittadino. Qui la fantasia dei candidati scarseggia e non propone nulla di veramente nuovo. Eppure ci sono alcune soluzioni estremamente economiche
e non penalizzanti ma di poco di effetto propaganda che se messe in atto potrebbero far eccellere Milano.
In questa sintesi, il fattore ALER è prioritario da sempre, purtroppo gestito con una ottica piccola e indirizzata soprattutto al benessere di Politici e addetti.
Questa politica
è dannosa e attua una strategia di de-marketing al fine di
compiacere gruppi politici. Una questione che si protrae sin dalla prima repubblica con la Democrazia Cristiana, come anche con
Formigoni che si può riassumere nel guadagnare speculando sulla povertà e l'ignoranza.
Tutti abbiamo subito dei gravi i danni, ma sopratutto l’Edilizia privata / immobiliare e gli inquini dell’ALER che ne pagano il prezzo più alto.