Festival di Sanremo:
Appare rispettoso per chi ci legge parlarne.
Parlare di Sanremo, gratis è da stupidi, ma in questa nazional
stupidità nel Paese reale immaginato che si vorrebbe, nella tendenza che
vedremo, del crescendo di audience impostata sino a rimandare in altre
emittenti TV programmi di consolidato successo, e creare ascolto, o come può suggerire
la regia, per evitare un calo degli ascolti.. Pare (almeno per la mia compagnia che aspetta Morandi) criticare.
In un mondo di audience consolidato e trasparente, l’arrancare del Festival vede coinvolgere alcuni cosiddetti social opinion del web, nella speranza e valutazione dell’eco che produrranno (ndr. pagelle sui test di ascolto sui vari social diretti e indiretti).
Come il richiamo, in servizio, stelle bellissime nell'immaginario del passato, e allo stesso tempo impegnarsi "to help" in reciprocità con un altro segmento della “bolla - speculative bubble” del sistema in crisi, del calcio.
La prima serata, comunque, è stata vinta dalla direzione artistica di Celentano.
Pare proprio così, eppure la crisi l’abbiamo appena letta anche nella moda, quando Milano Fashion Week 2021 ha avuto un eco mondiale quasi inesistente confronto altre presentazioni, tanto da essere superato dall’Ucraina, Questo certamente non si può imputare solo alla capacità/incapacità degli stilisti Italiani. Unica eccezione che ha dato eco oltre confine, alla Milano Fashion sono le immagini di Dolce & Gabbana dove ha fatto incontrare la cantante turca Gaye Su Akyol alla Milano Fashion Week.
Nella facile empatia di Mike Bongiorno delle 11 volte che presentò il Festival concludiamo ricordando il suo motto alcolemico, in nome della rosa, nel "via col vento"; già perchè ci vuole orecchio.
Nell'opportuno crescendo delle prossime puntate, "si Sanremo", vedremo
quali cioccolatini ci verranno serviti…
Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle del “il Caffe sapere aude”: