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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

dal 1764 voce illuminista a Milano

10 giu 2013

Federalberghi: scendono del 5% gli addetti del settore

Secondo il monitoraggio di Federalberghi, i mesi da gennaio a maggio del 2013 registrano negli hotel italiani pernottamenti in calo dello 0,8%,
 
Una mentalità becera e ottusa ecco la realtà di 70 anni della nostra storia. Ora gli stessi che ci hanno governato sin qui pretendono di saper governare e pretendono di farlo. Questi sfruttatori non hanno curato per un attimo l’immagine del nostro "Bel Paese" tanto bello da intitolarci anche un "formaggio".
Lavoro? Quale lavoro se non hanno pensato a formare il futuro dei giovani!
L’unica nostra ricchezza siamo noi, non abbiamo minerali, ne petrolio, ne altre fonti oltre noi e la nostra terra, una bellissima terra da curare amare, giacere, divertirci, gioire, godere, essere felici.
Eppure la filosofia del dolore, della penitenza, del dispiacere, della religione, dell’oscurantismo, ci ha tolto tutto pur di governare per i loro interessi e godimenti, spacciandosi per Cristo, e infiggendoci l’oscurantismo che ci ha portato dalle persecuzioni medioevali alle tristezze dell’opportunissimo ragionato di fare tutti infelici al fine di farci rivolgere distrutti da dolore alla Chiesa quale estrema ragione di sollevamento dalle nostre pene terrene, noi così semplici e umili di poter sperare del godere in al di là oltre la morte e con già all’orizzonte la promessa dell’antagonista del dualismo religioso, "della concorrenza" che chiede ulteriori sacrifici per poter godere delle vergini quando ci offriremo all’estremo sacrificio! Vergini che su questa terra non avremo mai poiché se le cuccano tutte i ricchi fedelmente inseriti in qualche dogma o credo. Eppure l’ingenuità di un uomo, sacrificato, tanto che non riesce ad accorgersi di essere la pecora sacrificale posta sull’altare di Roma riesce a sgomentare e a far proseguire l’impero.

In questa triste storia di un popolo intero vittima dell' essere il contrario di se stesso, quale è l’Italia nella sua spendita bellezza e nella sua assurda sofferenza, come rappresentasse che Amor e il contrario di Roma, ripercorriamo e non superiamo schemi Democratici Cristiani proseguendo sino all’estremo sacrificio la via del dolore programmato.

Se ne vadano, vengano cacciati tutti i politici e religiosi affinché il guardino Italia possa rifiorire. Una nuova filosofia da immaginare e realizzare subito.
Nella Storia dell'umanità non è la prima volta che questo accade!