Olimpiadi.
Abbiamo già parlato e ribadito
anche per potenti del mondo che forse sarebbe ora di rivedere lo schema
educativo condizionante delle Olimpiadi affinché la competizione non sia più
per la vittoria del singolo o della
nazione ma che rappresenti un confine raggiunto per tutti, per la specie umana, una eccellenza comune e condivisa nella conoscenza della diversità
fisiche che non devono dividere ma unirci tutti nella loro comprensione della
attuale casualità salvo, esagerare con la sete di vittoria e modificare il proprio
schema genetico come già possibile fare e senza controlli antidoping.
La grande vittoria alle
Olimpiadi è del consumismo e il capitalismo, veri campioni e primi in assoluto, infatti Rio si è
trasformata. Con una media di 206 € all'apertura dei giochi, nella destinazione più cara del mondo! (Airbrid).
Il costo minimo per un singolo alloggio a Rio è di 11
€ che se lo compariamo con Milano il costo più basso si attesta a 18€. Mente l'alloggio più costoso a Milano è di
928 € mentre a Rio è di 987€.
In queste qualifiche Milano non giunge prima per un
soffio anche se surclassa Rio nella fascia povera attestandosi a 18 € contro
gli 11 € di Rio.
Mella logica di marketing la quantità degli alloggi più costosi la
troviamo a Rio, mentre Milano viene surclassata
come risulta anche per gli alloggi meno costosi.
Certo questa è un analisi parziale ma resta sempre
nella logica della competizione attraverso la comparazione come avviene alle
Olimpiadi, lo sconcerto di quanto gli ultimi i meno fortunati possano arrivare
a vincere se non come ultimi e se forse non sia veramente il caso di cambiare le regole delle Olimpiadi.